L’implantologia è l’insieme di tecniche atte a riabilitare funzionalmente un paziente affetto da edentulia totale o parziale mediante l’utilizzo di impianti dentali cioè elementi in titanio inseriti chirurgicamente nell’osso mandibolare o mascellare, atti a loro volta a permettere la connessione di protesi, fisse o mobili, per la restituzione della funzione masticatoria.
Tali impianti possono essere di diverse dimensioni, inseriti in diverse sedi con varie tecniche e poi connessi alle protesi con diverse tempistiche. Grazie alla moderna implantologia computer-guidata è possibile pianificare l’intervento nei minimi dettagli tramite modello virtuale e poi inserire gli impianti con l’utilizzo di una guida chirurgica esattamente dove pianificato.
I criteri di successo degli impianti sono:
Il paziente con l’intera arcata edentula può essere riabilitato nel nostro studio con l’innovativa tecnica: il carico immediato. La terminologia “carico immediato” significa che i denti sono immediatamente posizionati sugli impianti dentali in modo fisso (non si tratta quindi di una protesi mobile).
Le soluzioni usate abitualmente per le riabilitazioni d’implantologia con carico immediato sono il metodo All-on-2, All-on-4 ed il metodo All-on-6.
Questi metodi consistono nell’inserimento di soli due, quattro o sei impianti nell’osso mascellare con contestuale cementazione di una protesi fissa sugli impianti appena inseriti, permettendo così una riabilitazione immediata. Il paziente esce dallo studio con un nuovo sorriso già lo stesso giorno!
Questa tecnica permette di evitare un innesto osseo nei casi dove non ci sia sufficiente volume osseo – questo è possibile grazie all’inclinazione di 30-45 gradi con la quale sono inseriti gli impianti posteriori volta ad evitare strutture anatomiche delicate ed importanti come il seno mascellare e il nervo sensorio nella mandibola.
Attraverso una protesi provvisoria fissa posizionata sugli impianti dentali appena inseriti, il paziente non deve più preoccuparsi di rimanere senza denti in attesa della guarigione dei tessuti per posizionare successivamente la protesi definitiva fissa. Il carico immediato può essere applicato sull’intera arcata, su uno o più impianti.
Un impianto è il sostituto di un dente naturale. Ha una forma a vite cilindrica e costituisce la radice del dente artificiale. Gli impianti dentali più usati sono delle viti di titanio che vengono inserite nell’osso della mandibola o della mascella al posto dei denti mancanti.
Il tessuto osseo si lega all’impianto mediante un processo detto osteointegrazione, che può richiedere qualche mese.
Gli impianti si inseriscono tramite un piccolo intervento chirurgico normalmente eseguito nello studio dentistico, in anestesia locale.
La tecnica più comunemente utilizzata, prevede un’incisione gengivale, attraverso la quale viene eseguito un foro nell’osso per posizionare l’impianto prescelto.
Quando manca un dente singolo l’impianto permette di sostituirlo con una corona, ottenendo un effetto molto simile a quello dei denti naturali, evitando di mettere un ponte. Ciò permette di mantenere intatti i denti adiacenti a quello mancante, cosa particolarmente utile quando questi siano sani.
Quando mancano più denti il dentista potrebbe consigliarvi l’implantologia qualora ritenga che un ponte tradizionale corra il rischio di fratturarsi o decementarsi.
In altri casi gli impianti permettono di evitare una protesi mobile o, quantomento, di fornire un ancoraggio che la renda più stabile.
Mettere degli impianti comporta un piccolo intervento chirurgico al quale possono seguire per alcuni giorni disturbi post-intervento, come gonfiore e dolore nella parte interessata.
Pur essendo la percentuale di successo degli impianti molto alta (95% circa), esiste il rischio di insuccesso che può verificarsi, nei primi mesi, per mancata osteointegrazione o, successivamente, per scorretta igiene orale, carico masticatorio eccessivo o altre cause.
Si specifica che nel caso di un intervento di implantologia su 4 o 6 impianti (quindi un caso di arcata dentale completa) non è sempre possibile avere il carico immediato in forma di protesi fissa; in particolare questo avviene quando uno o più impianti inseriti non presentano una stabilità primaria di almeno 35 Newton (osso molle).